Dopo un lungo dibattito e non senza polemiche e proteste, una nuova Legge è stata approvata dal Parlamento riguardante l’obbligo dei vaccini per bambini e ragazzi nel campo d’età da zero a sedici anni, determinando che 10 sono i vaccini obbligatori e legando questi all’ammissione a scuola, compresi asili nido e scuole materne. Intorno a questo, più che sull’opportunità di vaccinare i propri figli, si è sviluppato il dibattito nella società.
Il Governo aveva addirittura, nella prima stesura della Legge, determinato la revoca della patria potestà per i genitori che non avessero provveduto a ciò e la sanzione di 7 mila Euro. Una decisione parecchio pesante che infine è stata abbandonata. I bambini che non sono vaccinati, dunque, per 10 malattie determinate, non possono essere ammessi a scuola ma dati i tempi lunghi delle strutture sanitarie per adempiere a tale obbligo, l’ammissione può avvenire anche a fronte di un’autocertificazione del genitore che dichiari di aver prenotato le vaccinazioni ed essere in attesa dell’esecuzione da parte dell’ASL.
Ovvio che tale autocertificazione deve essere veritiera, poiché dichiarare il falso è un reato penale punito anche con la condanna fino a due anni di reclusione. Meglio, quindi essere sinceri, corretti, onesti.
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Quali sono le vaccinazioni obbligatorie?
Le Vaccinazioni obbligatorie sono:
- Antipoliomielitica
- Antidifterica
- Antitetanica
- Antipertosse
- Antiepatite B
- Anti Haemophilusinfluezae di tipo B
- Antimorbillo
- Anti parotite
- Anti rosolia
- Anti varicella
In realtà questi ultimi quattro vaccini sono unificati in un vaccino quadrivalente, quindi con una sola inoculazione si immunizza il bambino verso tutte queste quattro.
L’obiettivo del Ministero è di arrivare alla vaccinazione del 95% della popolazione, un risultato che consentirebbe di eradicare queste malattie, in particolare l’attenzione è puntata sul morbillo che ha visto dal mese di gennaio un numero enorme di contagi, con moltissimi ricoveri ospedalieri e diversi decessi per le complicazioni sopravvenute.
L’epidemia di morbillo
Dei quasi 4500 casi di morbillo denunciati, l’88% si è verificato in persone non vaccinate e il 7% in persone che avevano fatto solo la prima dose. Oltre il 40% dei casi ha avuto necessità di ricovero ospedaliero. In ambito Europeo solo la Romania ha superato l’Italia per numero di contagiati, una vera epidemia, mentre in altri Paesi il maggiore livello di persone vaccinate ha consentito di limitare parecchio i casi.
Dobbiamo, infine, rilevare come si stiano ripresentando casi, in Italia, di malattie che ormai sembravano dimenticate, come ad esempio il tetano, proprio per via di un “rilassamento”, una minore attenzione alla vaccinazione anche contro questa pericolosa malattia.
Gli oppositori all’obbligo
Chi si è opposto all’introduzione di questa legge, fondamentalmente lo ha fatto con due ragioni:
- Ritenendo i vaccini pericolosi
- Pur essendo in linea di principio favorevoli al vaccino, criticando il criterio di legame tra obbligo dei vaccini e ammissione a scuola, ritenendo che quest’ultimo sia un diritto fondamentale che non può essere legato ai vaccini.
Occorre dire che le evidenze scientifiche negano una specifica nocività dei vaccini, non più di quanto siano pericolosi tutti gli altri farmaci, smentendo soprattutto il legame tra vaccino e insorgenza dell’autismo, tesi sostenuta da un certo numero di persone, anche col sostegno di alcuni medici.
Per il secondo punto, anche la ministra dell’istruzione aveva sollevato questa eccezione, dovendo poi adeguarsi comunque a tale disposizione accettandola. Resta in ogni caso l’obbligo di mandare a scuola i figli, quindi l’obbligo dei vaccini è rinforzato dall’obbligo per i genitori della scolarità dei figli e resta comunque anche una sanzione pecuniaria per i genitori inadempienti.