Consigli pratici ed efficaci per smettere di fumare

smettere di fumare

Fine dell’anno, tempo di obiettivi. Tra i più frequenti in questo periodo – non solo nel 2020 – c’è l’intenzione di smettere di fumare. Soprattutto se il vizio è radicato nel tempo, può risultare difficile dire addio alle bionde.

Difficile ma, come ricordato anche su questo sito dedicato al Benessere, non impossibile. Nelle prossime righe, puoi trovare alcuni consigli utili al proposito.

Interrogati sul tuo rapporto con le sigarette

Il percorso per smettere di fumare è un vero e proprio piano di battaglia. Per questo, bisogna partire dallo studio dell’azione del nemico. Questo significa farsi un’idea chiara di:

  • Quante sigarette si fumano al giorno
  • In quali momenti della giornata scatta la voglia di fumare
  • Eventuali altri vizi/dipendenze oltre al fumo

Pianifica

Una volta inquadrato il modo in cui il nemico, ossia le sigarette, agisce, arriva il momento di impegnarsi per combatterlo. Il primo passo è darsi un obiettivo. In questo come in tantissimi altri casi, affinché gli obiettivi vedano una concretezza è molto importante che siano misurabili e soprattutto realistici.

Chi fuma da 20 e più anni 5 pacchetti di sigarette al giorno, difficilmente riuscirà a smettere in tre settimane. Molto meglio è allungare un po’ i tempi, ma avere più certezze di arrivare al risultato. Nel momento in cui si sceglie una data, è opportuno metterla nero su bianco.

Un altro aspetto da considerare per quel che concerne la scelta del limite temporale che ci si pone per arrivare all’addio alla sigaretta riguarda i già citati momenti in cui si avverte di più la voglia di fumare.

Se, per esempio, questo accade durante la pausa pranzo, per evitare di iniziare il percorso con il massimo livello di difficoltà può rivelarsi utile impostare come data un giorno del week end.

Elimina le tentazioni

Il miglior modo per liberarsi di una tentazione è cedervi”: questo aforisma di Oscar Wilde, che viene ripetuto spesso soprattutto quando si parla di vizi come il cibo, deve essere totalmente dimenticato quando si progetta di smettere di fumare.

Ogni accenno alla possibilità di accendere una bionda va eliminato dai propri spazi quotidiani. Questo significa buttare l’accendino che si tiene nel cruscotto della macchina. Non importa che manchino le sigarette. Vedendolo, la voglia di fumare molto probabilmente ritorna, in un attimo si entra nel primo bar e il gioco terribile ricomincia.

Metti in campo strategie gratificanti

All’inizio di questo articolo, abbiamo parlato di un aspetto cruciale per chi vuole smettere di fumare (vale per chiunque abbia una dipendenza). Individuare i momenti in cui scatta la voglia di accendere la sigaretta è un passo importantissimo per dire addio al problema.

In questi frangenti, però, bisogna mettere in campo le cosiddette strategie gratificanti, ossia atti che, in qualche modo, vadano a compensare la mancanza della sigaretta. Attenzione, però: devono essere sani. Qualche idea al proposito? Masticare un bastoncino di liquirizia, sgranocchiare una carota, masticare una gomma.

Accetta e affronta i sintomi di astinenza

Quando si affronta il percorso di addio alle bionde, è normale avere a che fare con sintomi di astinenza. Il più comune è ovviamente la voglia di fumare. Da non trascurare è anche l’insorgenza di irritabilità e mal di testa. Come non citare poi la difficoltà nel concentrarsi? Evitare i sintomi di astinenza quando si smette di fumare è illusorio. Fondamentale, però, è ricordare che sono temporanei. Dopo pochi giorni tendono infatti a scemare.

Ricordiamo infine che un buon modo per affrontarli prevede il fatto di dedicarsi ad attività che distraggono. Possono essere anche estremamente ordinarie, come per esempio il lavaggio dei piatti o la visione della propria serie preferita. Quello che conta, anche se per pochi minuti, è staccare la mente dal pensiero della mancanza di fumo.