Avere una persona anziana che ha delle condizioni di salute piuttosto precarie a casa è sempre un bel problema, ma non è di certo l’unico caso in cui serve prendere in considerazione l’idea di affidarsi a un servizio di assistenza domiciliare.
È chiaro che si tratta di una tipologia di proposta che non è solamente dedicata alle persone anziane, ma anche a tanti pazienti che presentano delle disabilità oppure che non sono autosufficienti per i motivi più disparati. Fare affidamento su un servizio di assistenza domiciliare è importante sia per far fare un passo in avanti nella qualità della vita del paziente, ma anche per la serenità di tutto il resto della famiglia. Per scegliere è sempre meglio fare affidamento a centri competenti e qualificati, come il servizio di assistenza domiciliare Torino, in grado di garantire un supporto estremamente preciso e professionale, sotto ogni punto di vista. Siccome sono diversi i servizi che vengono proposti, è bene cercare di capire prima di tutto quali siano le necessità della persona anziana e di cosa abbia bisogno effettivamente nella vita di tutti i giorni.
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Le varie tipologie
Questo tipo di servizio ha diversi obiettivi, ma è chiaro che lo scopo di base rimane sempre uno solo, ovvero garantire una migliore qualità di vita al paziente, in maniera tale da rendere più stabili le sue condizioni dal punto di vista clinico.
Oltre a interventi che chiaramente necessitano di esperienza e competenze notevoli e specifiche, il servizio di assistenza domiciliare per anziani può tornare decisamente utile anche nel caso in cui la famiglia non ha tempo e competenze per poter garantire un aiuto alla persona anziana e si deve necessariamente appoggiare su dei professionisti del settore.
Sono tre i tipi più importanti di assistenza domiciliare per anziani, che si differenziano in relazione sia alla durata che alla frequenza. Troviamo l’assistenza domiciliare programmata, quella integrata e l’ospedalizzazione domiciliare. Nel primo caso si tratta di un servizio che contempla dei trattamenti medici che hanno il carattere della periodicità, che si può rinnovare, ma che ha una durata prestabilita e limitata. Spesso e volentieri, questo tipo di assistenza inizia e termina con il decorso della malattia. L’assistenza a domicilio integrata, invece, presenta degli aspetti di complessità maggiori in confronto a quella programmata, dato che prevede l’intervento sia di medici specialisti che di fisioterapisti. Si tratta di una soluzione che va a prendere il posto proprio del ricovero e, di conseguenza, serve che venga garantito anche un certo supporto dal punto di vista emotivo e psicologico.
Come orientarsi in fase di scelta
Prima di prendere qualsiasi tipo di decisione, è bene discutere con la persona anziana che necessita di tale servizio e cercare di coinvolgerla anche nella scelta. In questo modo, si potrà abituare progressivamente all’idea di doversi interfacciare con una figura estranea all’interno della propria abitazione.
Per capire verso quale tipo di assistenza domiciliare orientarsi, la cosa migliore da fare è quella di fare un elenco dei trattamenti di cui la persona anziana necessita. Nel caso in cui l’esigenza sia esclusivamente di carattere assistenziale, quando c’è bisogno di fare un po’ di compagnia al paziente, preparargli i pasti e organizzare degli spostamenti per varie attività, si può fare riferimento anche agli assistenti familiari, come nel caso delle badanti, senza la necessità di disporre di professionisti che hanno delle competenze specifiche.
Qualora invece l’esigenza sia un po’ più complessa e serva garantire il supporto a diversi interventi un po’ più complessi, come nel caso di persone anziani che non sono autosufficienti nemmeno nell’alzarsi dal letto, è chiaro che l’esigenza diventerà quella di fare riferimento ad un operatore socio-sanitario specializzato, meglio conosciuto con l’acronimo OSSS.