Vini delle langhe, alla scoperta di quelli più famosi

Vini delle langhe

Chi ha potuto degustare almeno una volta nella vita un vino piemontese, è sicuramente rimasto affascinato da delle caratteristiche inconfondibili. Ormai questa Regione sta sposando sempre di più una tradizione bianchista, con tante tipologie di vino che sono correlate con la produzione da uve del territorio e non.

Inoltre, dalle ultime analisi degli esperti in materia, emerge come le ultime annate, decisamente più calde rispetto agli anni precedenti, hanno trasmesso al Nebbiolo e ai vari vini che sono diventati famosi in tutto il mondo, ovvero il Barbaresco e il Barolo, un carattere decisamente più gestibile anche nella fase più giovane. Senza dimenticare, però, come le potenzialità legate all’invecchiamento, rimangono inalterate, ovvero quelle tradizionali.

Il Barbaresco e una storia affascinante

Tra i vari vini delle Langhe, il Barbaresco presenta una storia, in realtà, piuttosto recente. Tutto “nasce” nel 1894, ovvero l’anno in cui venne fondata la Cantina Sociale Barbaresco grazie all’iniziativa di Domizio Cavazza, il direttore della Scuola Enologica di Alba. L’obiettivo che aveva in mente era quello di realizzare un vino dai tratti notevolmente più eleganti rispetto al Barolo, ma al tempo stesso con una concentrazione di tannini decisamente più bassa. La base di partenza, però, doveva essere sempre il vitigno Nebbiolo.

Nel corso degli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale, ecco che viene a formarsi il consorzio di tutela e si appongono i confini relativi alla zona di produzione. Infine, durante gli anni Sessanta, ecco che è stato ottenuto il ben noto riconoscimento del Barbaresco come vino DOC, ovvero di Denominazione di Origine Controllata.

Il successo per questo vino è arrivato in men che non si dica, al punto tale che, al giorno d’oggi, è stato inserito nella gamma di vini di maggior spessore in tutta Italia. L’intero processo di delimitazione del territorio è stato portato a termine nel 2007.

Nella cittadina di Neive, tra l’altro, troviamo una delle vigne che hanno fatto la storia delle Langhe, ovvero il cru Santo Stefano. È questa la vigna che è stata sfruttata dalla cantina Giacosa per la produzione, nel corso degli anni, delle bottiglie di Barbaresco di maggior pregio. Tra i cru più apprezzati di Neive troviamo sicuramente quella presente sulla collina Gallina, dalla quale poi vengono ottenuti dei Barbareschi che si contraddistinguono per un’innata eleganza, come ad esempio le bottiglie dell’azienda Francone.

I cru più famosi

Un altro borgo che ha ospitato delle vigne sempre molto apprezzate è certamente Treiso. Qui vengono prodotte delle uve che sono notevolmente richieste sul mercato. Un altro cru molto famoso è certamente il Rombone, che è conosciuto in tutto il mondo per via della cantina Bruno Nada, il Pajorè e il Casot, che riesce a garantire dei vini particolarmente strutturati.

Un gran numero di vigne particolarmente famose sono quelle presenti a Barbaresco, chiaramente. Il cru Asili è senz’altro uno dei più noti, visto che del suo imbottigliamento si occupano direttamente i Produttori Barbaresco, senza dimenticare La Martinenga, così come il Rio Sordo, un cru che ha scritto pagine importanti nella storia di questo vino.

Tra i vini più famosi delle Langhe troviamo certamente anche il Dolcetto, di cui si hanno tracce storiche addirittura già dal 1400. Il Dolcetto veniva utilizzato quotidianamente come vino da pasto. Anche se il nome potrebbe essere fuorviante, in realtà si tratta di un vino secco rosso, con tannini moderati, ma non particolarmente acido. Insomma, un vino che si adatta praticamente per tutte le varie portate di un pasto, dato che si può abbinare sia a primi che secondi, in modo particolare carne, funghi, salumi, formaggi, pasta e riso.