I professionisti dell’alimentazione sana: differenza tra diestista, nutrizionista e dietologo
di Redazione
06/08/2019
Nutrizionista
Il nutrizionista è un biologo in possesso di laurea. Dopo il suddetto percorso di studi, ha frequentato un percorso di specializzazione in nutrizione. Ha quindi gli strumenti professionali per formulare diete ma non per prescrivere farmaci. Se sospetta la presenza di una patologia, deve consigliare al paziente il tempestivo contatto con il proprio medico curante o con uno specialista.Dietista
Il dietista è un professionista che ha conseguito una laurea triennale in scienze dell’alimentazione (e una eventuale specializzazione biennale successiva). Ha gli strumenti professionali per formulare diete personalizzate, così come quelli per occuparsi di igiene alimentare presso ospedali, scuole e altri enti. Può ovviamente approfondire la sua preparazione, focalizzandosi su aspetti specifici come il trattamento dei disturbi alimentari. Esattamente come il nutrizionista, non ha la facoltà di prescrivere farmaci. In caso di paziente con una conclamata patolgia, deve ovviamente contattare il medico curante o lo specialista che ritiene più adatto alla gestione della situazione.Dietologo
Il dietologo è invece un vero e proprio medico, in possesso di una laurea in Medicina e Chirurgia e di una successiva specializzazione quadriennale in scienze dell’alimentazione. Si tratta oggettivamente della figura più completa a cui rivolgersi se si ha intenzione di iniziare un percorso finalizzato al dimagrimento. In virtù del possesso di una laurea in medicina, ha la possibilità di prescrivere farmaci e di trattare eventuali patologie dei propri pazienti.Quale figura scegliere?
Quale figura professionale scegliere per il proprio percorso di dieta? Se si ha la certezza o il sospetto di soffrire di qualche patologia - p.e. una disfunzione alla tiroide - è opportuno rivolgersi al dietologo. In ogni caso, gli altri professionisti devono invitare a un previo contatto con il medico curante. A prescindere da chi la prescrive, una dieta è sempre una terapia e, per esempio, non può essere prescritta se non si sa se il paziente è diabetico o meno. Concludiamo questa guida alle figure professionali che si occupano di alimentazione sana con un consiglio, ossia quello di diffidare di chi promette risultati immediati in poco tempo. Dimagrire troppi chili in tempi ristretti è infatti poco sano. Inoltre, è impossibile senza associare alla dieta del movimento quotidiano e un’attenzione generale allo stile di vita (ore di sonno, stress, eliminazione del fumo di sigaretta). Un altro aspetto di cui tenere conto riguarda le diete sbilanciate, per esempio quella chetogenica. Un percorso del genere dovrebbe essere effettuato solo sotto stretto controllo medico, dal momento che pone a serio rischio la funzionalità dei reni e la facilità nel gestire le mansioni quotidiane lavorative e personali (gli zuccheri sono fondamentali per l’energia).Articolo Precedente
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