La valutazione psicologica nei contesti legali svolge un ruolo sempre più significativo nel determinare l’esito dei casi giudiziari. Perizie della personalità di vario tipo sono spesso usate per stimare l’idoneità dei genitori ai fini della custodia o nella cessazione dei diritti a essa relativi.
Gli strumenti psicologici vengono utilizzati per definire le cause di sintomi legati a malessere mentale rilevanti ai fini legali; con la loro capacità di vagliare i processi cognitivi e il comportamento sociale, possono determinare il risultato dei procedimenti legati al grado di disabilità, a quelli per capire se il soggetto finge di essere in una condizione psicofisica tale da evitare una sentenza od ottenere un beneficio (in gergo si parla di malingering).
Inoltre hanno un peso notevole nei casi in cui l’imputato di un procedimento penale dichiara di non essere in grado di sostenere il processo o nei casi in cui si appella alla momentanea infermità mentale, o tempesta emotiva, nel momento in cui ha commesso il reato. È possibile, quindi, fare affidamento su strumenti specifici in grado di vagliare la condizione mentale del soggetto per determinare in che termini questo debba essere condannato.
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In cosa consiste la valutazione psicologica in ambito giudiziario
La psicologia forense si può definire come la pratica professionale nell’area della clinica, della consulenza o della neuropsicologia in cui gli psicologi con formazione forense (laurea magistrale in Psicologia, abilitazione alla professione ottenuta da almeno 3 anni e conseguimento del titolo attestante la prevista formazione e relativi aggiornamenti in ambito psicologico-giuridico) sono impegnati come esperti CTP (Consulenza Tecnica di Parte) o CTU (Consulenza Tecnica d’ufficio), in un’attività destinata a fornire competenze psicologiche professionali al sistema giudiziario in ambito civile e penale.
Molti professionisti, come la Dott.ssa Tartaglione a Roma, praticano questa branca della psicologia giuridica portando con sé un notevole bagaglio di saggezza e competenza accumulate in molti anni di lavoro nel settore relativo alla sua applicazione pratica
Per portare a termine i propri compiti in questa realtà professionale, il professionista applicherà “in toto” le regole dell’iter giudiziario nonché le basilari norme etiche che devono sovrintendere alla sua funzione, dimostrando, partecipando al “contraddittorio”, la sua capacità di filtraggio delle informazioni non rilevanti ai fini del processo.
Affidabilità delle perizie psicologiche in campo legale
Stabilire l’attendibilità delle basi scientifiche della valutazione psicologica utilizzata in contesti importanti come i procedimenti legali è una questione significativa. Le proprietà inerenti agli strumenti di perizia mentale nel peculiare contesto giudiziario vengono vagliate in modo attento dagli aventi diritto per permettere la loro ammissibilità in aula.
Nel valutare la validità e l’affidabilità degli strumenti e delle procedure psicologiche vengono usate diverse fonti autorevoli, ad esempio manuali che forniscono dati normativi e informazioni statistiche che palesano le proprietà psicometriche dello strumento di analisi, associati alla letteratura accademica e professionale, comprensiva di fonti revisionali, che li mette in relazione ai vari contesti legali e alle norme di riferimento.
È questa procedura di stima del metodo scientifico e degli strumenti collegati al suo livello qualitativo che offre le migliori garanzie di attendibilità delle perizie e il loro impiego in tribunale, sia in fase istruttoria, sia in fase dibattimentale e decisionale.
Perché uno psicologo forense può essere utile in un contesto legale
La valutazione psicologica nei contesti legali può essere richiesta da un avvocato o dal sistema giudiziario per determinare la presenza di problemi psicologici, comportamentali o cognitivi relativi alle accuse.
Dal momento che le competenze richieste sono differenti da quelle della psicologia tradizionale, il professionista del campo sarà di sicuro supporto nei seguenti ambiti giuridici:
- civile: perizie e consulenze per l’affidamento dei minori, provvedimenti per la limitazione della potestà, valutazione della capacità di affrontare la responsabilità parentale (anche in caso di adozione e affidamento), autorizzazione al matrimonio in caso di minore emancipato, aborto per minorenni, variazione del genere, valutazione della necessità di sostegno per persone prive di autonomia nell’affrontare le necessità quotidiane, verifica delle condizioni per l’annullamento di contratti, donazioni, matrimoni, testamenti (e altre figure giuridiche di negozio).
- penale: professionista potrà svolgere la sua attività di consulente tecnico di parte o d’ufficio nei casi di valutazione della capacità di intendere e di volere, del livello di pericolosità dell’individuo, della capacità di affrontare l’intero iter processuale, della capacità a testimoniare. Può inoltre agire per aiutare il tribunale di sorveglianza a decidere l’affidamento in prova ai servizi sociali e può rivestire la carica di giudice onorario, in appoggio ai magistrati, nel collegio del tribunale di sorveglianza e dei minori.
Le valutazioni forensi dovranno essere obiettive, con conclusioni scaturite da informazioni basate sull’osservazione del soggetto, colloqui clinici, dichiarazioni giurate, risultati di test psicologici, questionari, verifica degli eventuali registri medici, psichiatrici e psicoterapeutici, documenti di lavoro, rapporti dell’autorità di pubblica sicurezza e di strutture correttive, se presenti.