Come difendere i figli dalle allergie ai pollini

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Ci avviamo a grandi passi alla stagione primaverile e poi all’estate, due periodi in cui chi ha allergie ai pollini guarda con disagio. Già, queste persone, sanno che non staranno bene e i bambini sono tra i più colpiti da tali allergie.

Cosa sono le allergie da polline

I pollini sono le parti rilasciate dalle infiorescenze che servono alla natura per la riproduzione delle piante, sono, di fatto, i semi che consentono alle specie vegetali di perpetuare la specie.

I pollini vengono rilasciati dai fiori e trasportati dal vento che li fa ricadere sul terreno affinché possano attecchire e generare nuove piante della stessa specie. Non tutti i pollini vengono rilasciati nell’aria, molte piante si avvalgono dell’opera di vari insetti che, attratti dai fiori, raccolgono con le loro zampe il polline per depositarlo su altri fiori dando origine alla riproduzione.

I pollini rilasciati nell’aria possono essere più grossi o più minuti e possono essere, di conseguenza inalati dalle persone, per questo le allergie da polline sono anche dette “Allergie inalatorie“.

Come si sviluppa l’allergia da polline

L’allergia, in generale, non è altro che la reazione esagerata dell’organismo al contatto con una sostanza. Il corpo umano è fatto in modo da combattere qualsiasi sostanza o organismo estraneo al corpo stesso con cui viene a contatto.

Vediamo l’importanza di questo meccanismo, ad esempio, di fronte all’aggressione da parte di microbi o se si viene a contatto con una sostanza chimica che può essere contenuta in un sapone, in un detersivo ma potenzialmente qualsiasi cosa è in grado di provocare il meccanismo di difesa.

I pollini vengono inalati con l’aria respirata, penetrando nell’organismo. Il primo contatto avviene con la bocca, quindi l’orofaringe e con il naso. In queste sedi i pollini vengono riconosciuti come agenti aggressivi, estranei al corpo che cercano di introdursi e provocano la reazione.

Come avviene la reazione

Viene liberata una sostanza, l’Istamina, che attiva i meccanismi infiammatori tendenti all’isolamento del polline e questo si nota con l’arrossamento degli occhi, del naso, della gola anche con la produzione di muco che ha il compito di inglobare il polline e espellerlo dall’organismo.

Il problema sopravviene quando questo meccanismo diventa troppo vigoroso, esagerato come è tipico nei bambini. Questi possono facilmente mostrare la reazione anche attraverso un restringimento delle vie aeree per non far penetrare i pollini nei polmoni: Tosse e asma sono i segni caratteristici.

L’allergia nei bambini

Si stima che in Italia quasi un terzo dei bambini al di sotto dei 14 anni soffra di una forma di allergia e che l’80% di tutte le forme asmatiche dei piccoli siano associate ad un evento allergico.

Il 20% dei bambini allergici presenta una rinite stagionale o dovuta agli acari. I pollini che si liberano nell’aria nei periodi di fioritura sono responsabili di rinite, asma, congiuntivite, tosse e infiammazioni della gola nei nostri figli e nipoti.

Ciascun bambino allergico è maggiormente sensibile a certi pollini anziché verso altri anche se alcune categorie di piante sono maggiormente responsabili rispetto ad altre, come la parietaria e le graminacee.

Come difendere i bambini dall’allergia

Come genitore puoi alleviare l’allergia dei tuoi bambini con semplici accortezze come evitare di aprire i finestrini dell’auto ricorrendo invece al ricircolo d’aria interno e limitando le attività sportive all’esterno.

Riducendo la quantità d’aria carica di pollini che il bambino inala si riduce anche l’entità della reazione allergica. Per lo stesso motivo è opportuno evitare di passeggiare lungo prati e viali alberati.

Come scegliere le località di vacanza

La scelta della località dove trascorre una vacanza o un fine settimana è importante in funzione del polline a cui tuo figlio è allergico. In caso di allergia alle graminacee, ad esempio, è preferibile il mare dove, generalmente, non vi sono ampie aree di graminacee e comunque i venti sono prevalenti dal mare, privi di polline.

Analogamente è indicata una quota intorno ai mille metri dove la fioritura delle graminacee avviene in netto ritardo rispetto alla pianura. Chi è allergico alla parietaria potrà godere della vacanza tra i 1.00 e i 1.300 metri dove questa pianta non cresce.

In casa ricambiare l’aria al mattino o alla sera, non nelle ore centrali e nello stesso modo non esporre lenzuola e federe all’esterno nelle ore centrali per evitare che si riempiano di polline invisibile.