La fisioterapia pediatrica riveste un ruolo di grande importanza sulla salute dei bambini. Differentemente da quanto potremmo pensare, infatti, l’organismo dei più piccoli non è affatto simile a quello di un adulto, motivo per cui la fisioterapia in età pediatrica segue logiche differenti rispetto a quella per gli adulti.
In particolare, questo ambito si occupa della salute delle articolazioni dei più piccoli, distinguendo trattamenti e cure in base all’età. Inoltre, la terapia neonatale tiene conto di altri aspetti della vita dei bambini e, quindi, considera l’ambiente di vita, gli sviluppo relazionali e quelli emotivi e cognitivi.
Si tratta di un grande ambito della medicina che, come vedremo, presuppone l’intervento di un team multidisciplinare di professionisti, dal momento che la libertà e la salute del movimento dei bambini riveste anche la sfera psichica e sociale, proprio come accade per gli adulti.
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Cos’è la fisioterapia neonatale?
La fisioterapia pediatrica consiste dunque in un trattamento terapeutico personalizzato che può essere utile in varie situazioni, tra cui la presenza di malattie congenite, l’eventualità di lesioni o traumi e, infine, la correzione dello sviluppo motorio e quella delle posture errate. Pertanto, si adotta spesso un approccio multi-disciplinare che coinvolga gli ambiti di ortopedia, neurologia, kinesiterapia e tutto ciò che risulti direttamente o indirettamente correlato alla salute e al benessere del bambino, in tutte le fasi del suo sviluppo psico-motorio.
Il corpo dell’adulto, com’è noto, è già “sviluppato” nella sua struttura. Al contrario quello del bambino è attraversato da una grande numerosità di cambiamenti, il che lo rende sensibile a tutto ciò che lo circonda e ad una serie di modellamenti o deformazioni. Per tali ragioni, la terapia neonatale tende a differenziare la fase di sviluppo del bambino nel periodo neonatale, in quello lattante e in quello della prima infanzia.
A cosa serve la fisioterapia pediatrica?
Da un punto di vista pratico, la fisioterapia per neonati agisce laddove vi siano problematiche articolari, muscolari o motorie da risolvere. Il trattamento è sempre estremamente personalizzato, ovvero stabilito a seguito di una valutazione iniziale con il proprio fisioterapista di fiducia per valutare le sintomatologie dell’infante e stabilire la priorità dei trattamenti più indicati.
Il percorso di cura dovrà interessare lo sviluppo motorio e psichico del bambino e, quindi, prevederà anche un ruolo attivo da parte dei familiari, figure fondamentali per sostenere il percorso di ritrovamento del benessere del piccolo. Come per gli adulti, la terapia pediatrica mira a migliorare sviluppo motorio, mobilità spontanea, posizioni funzionali e forza muscolare. Il tutto avviene tenendo conto anche di coordinazione, salute delle articolazioni ed equilibrio.
Il ruolo della famiglia è importante anche nei momenti successivi alle sedute fisioterapiche, ovvero quando il bambino torna a casa. In questi frangenti è importante che il piccolo esegua quanto richiesto dall’esperto in modo tale da correggere le problematiche motorie e rendere la riabilitazione efficace.
Quando andare dal fisioterapista per neonati?
Trattare tutte le problematiche inerenti allo sviluppo motorio e psichico di un bambino in questa sede è praticamente impossibile, vista la grande numerosità di casi e di patologie oggi conosciute. Tuttavia, possiamo certamente optare per una semplificazione, suddividendo le varie problematiche tra patologiche, traumatiche e posturali.
Nella prima categoria rientrano tutti i disturbi alle articolazioni che possono presentarsi sin dalla nascita e che, quindi, richiedono la collaborazione tra fisioterapisti e neurologi per offrire al bambino un beneficio immediato e durevole nel tempo.
Tra le problematiche traumatiche, invece, rientrano quelle originate a seguito di cadute o incidenti, fatti spiacevoli che possono sempre verificarsi soprattutto in giovane età. CI riferiamo, per esempio a fratture, lussazioni, distrazioni e altri traumi di simile entità.
Terapia pediatrica, perché è importante?
Tra le problematiche di tipo posturali sono da considerare tutte quelle deviazioni che, sin dalla nascita, possono caratterizzare le articolazioni del bambino e che, nel tempo, tendono a modificarne la postura o a creare problemi di sviluppo psico-motorio.
In tutte le fasi della crescita, infatti, i difetti posturali possono causare problemi all’apprendimento, difficoltà nella socializzazione e tutta una serie di micro e macro-problematiche direttamente o indirettamente correlate.
È in questi frangenti che la terapia interdisciplinare, ovvero combinata attraverso il supporto di più esperti, il bambino potrà prontamente ritrovare il benessere e vivere una vita spensierata, come tutti i suoi coetanei.
Quando e come fare fisioterapia pediatrica, quindi, è una decisione che spetta al medico di fiducia, il professionista titolato a valutare lo stato di salute del bambino, a comprenderne gli umori ei fastidi e, dunque, a segnalare l’esigenza o meno di procedere con una o più terapie. Questo tipo di percorso non è invasivo e potrà essere vissuto come un’esperienza piacevole, anche e soprattutto con il supporto e con la presenza del genitore.