
Il Finocchio è un ortaggio che non piace proprio a tutti per il suo sapore un po’ particolare che, alla lontana, ricorda leggermente l’Anice ed è un peccato per chi non lo mangia perché le proprietà dei finocchi sono veramente tante e importanti, un vero toccasana per il tuo corpo. Andiamo a vedere insieme di cosa stiamo parlando.
Intanto possiamo dire che il finocchio, botanicamente parlando, fa parte della famiglia delle ombrellifere. Ciò che mangiamo è la parte bassa della pianta che si presenta non molto alta, con delle foglioline aghiformi morbide che crescono su ramificazioni che prendono origine dal bulbo edibile.
Volendo si possono anche usare le foglioline, per insaporire salse o semplicemente a livello decorativo, per dare un tocco di colore ad un piatto spento e per conferire un profumo che esalta il piatto stesso.
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Proprietà del finocchio
Il finocchio, la parte che normalmente si mangia, si presenta bianca, organizzata in spesse lamine sovrapposte che sono fortemente aromatiche e croccanti, ricche di fibre. Già questa presenza di fibre indica una forte utilità del finocchio rispetto alla funzione intestinale, favorendo il transito del cibo e riducendo l’assorbimento di sostanze che non sono benefiche, come i trigliceridi e il Colesterolo, ma anche gli zuccheri, contrastando il picco glicemico che da parecchi problemi a chi soffre di diabete.
Molte sostanze sono contenute nei finocchi tra le quali:
• Vitamine A, C e del gruppo B, molto utili per il benessere generale e il buon funzionamento dell’organismo
• Sali Minerali tra i quali risalta per quantità il Potassio che entra con un ruolo fondamentale nel funzionamento dei muscoli, del cuore e del sistema circolatorio in generale.
• Flavonoidi, sostanze dal forte potere antiossidante per contrastare l’effetto deleterio dei radicali liberi che fanno invecchiare precocemente le cellule.
I finocchi svolgono un’importante funzione nel contrastare la formazione di gas intestinali che oltre ad essere un fastidio provocano anche gonfiore addominale, ma grazie all’anetolo sono anche in grado di agire contro le contrazioni.
I finocchi non esauriscono con questo la loro azione benefica ma provvedono anche a depurare il fegato e il sangue e hanno un forte effetto antinfiammatorio.
Finocchio come e dove usare
Questo ortaggio ha pochissime calorie, essendo composto prevalentemente di acqua, oltre il 93% e non contenendo quasi nulla di grassi e carboidrati, quindi il loro consumo è molto indicato in un regime dietetico dimagrante anche per via delle fibre che aumentano il senso di sazietà inducendo a mangiare di meno.
Il finocchio è un ottimo “spezza fame”, sgranocchiando alcune sue lamine a crudo quando si sente un senso di appetito, evitando di ingerire alimenti più calorici. Inoltre contrasta anche l’alitosi che in genere aumenta in regimi alimentari ridotti.
E’ bene, quindi, consumare il finocchio crudo, magari tagliato sottile con un cucchiaio di olio d’oliva e una spruzzata di limone. Essendo saporito non necessita affatto di aggiunte di sale.
Se lo si vuole mangiare cotto, il consiglio è di usare la cottura a vapore che mantiene tutte le sostanze invece di disperderle nell’acqua di cottura. Quando è cotto, si può gustare con una spolverata di grana padano e un filo di olio. E’ un piatto saziante e saporito che gratificherà anche il palato.
Il finocchio altera la funzione delle papille gustative, facendo sembrare tutto più buono e dolce, per questo motivo un tempo chi serviva del vino di pessima qualità offriva prima ai clienti un assaggio di finocchio, in modo che poi gli stessi clienti non si accorgessero dalla qualità del vino. Da qui il termine “infinocchiare”.