
La gravidanza è un periodo fisiologico, non una malattia e deve essere vissuto con tutta la naturalezza di un evento gioioso che terminerà con una nuova vita a questo mondo, il frutto dell’amore tra due persone. cose c’è di più bello di questo?
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La Gravidanza è naturale
Nonostante questo, però, la gravidanza pone anche dei problemi, soprattutto alla futura mamma e comporta anche l’assunzione di responsabilità da parte della Donna per il proprio bene e per quello del bambino.
Uno dei problemi in gravidanza è l’aumento di peso che deve essere tenuto sotto controllo. è assolutamente naturale un aumento di peso, anzi, se questo non aumenta significa che esistono dei problemi ma deve restare entro dei limiti che i medici conoscono bene.
Tante Donne in gravidanza avvertono delle “Voglie” irresistibili: cosa significano e come affrontarle? Lo andiamo a vedere.
Cosa sono le “Voglie”?
Molte donne vivono l’esperienza delle Voglie in gravidanza. Non sono solo le donne a vivere questa esperienza: gli uomini la vivono di conseguenza, dovendo cercare in ogni modo di assecondarle, di accontentare la donna.
A volte si tratta di voglie facilmente accontentabili, alimenti facilmente reperibili, la cosa si complica quando la voglia riguarda alimenti che non sono proprio reperibili, ad esempio la voglia d’anguria a dicembre o cose di questo genere.
Non è ben determinato cosa generi la voglia ma in molti ricercatori ritengono che questa sia semplicemente il risultato della mancanza in gravidanza di un alimento che si è abituati a consumare anche al di fuori di questo specifico evento e che si è eliminato da quando si è incinta per diversi motivi.
Si tratterebbe, in questo senso, di un fatto psicologico ma in tanti si interrogano diversamente. Se anche una donna gradisce d’estate l’anguria, sempre tornando all’esempio precedente, non è che la mangia tutto l’anno. Come mai sorge la voglia di anguria in una stagione in cui questa non c’è e quindi comunque non la si consumerebbe?
Le esigenze dell’organismo
L’essere umano è razionale, sceglie la propria alimentazione in modo che questa sia utile e sufficiente alle necessità, anche in funzione dello stile di vita ma in fondo risente sempre delle proprie origini selvagge, ataviche.
Il cervello ha la capacità di rilevare le sostanze che gli servono e che servono all’organismo e conseguentemente tende a reperirle. Su questo non esiste una razionalità ma semplicemente l’istinto primordiale.
In molti ritengono che le voglie in gravidanza altro non siano che l’espressione cerebrale derivante dalla percezione del bisogno di una certa sostanza che si trova in quel particolare alimento che si desidera fortemente, quindi, in quel momento specifico.
Le credenze popolari
Nella credenza popolare si ritiene che le Voglie in gravidanza debbano sempre essere soddisfatte e se così non è si ritiene che il bambino possa poi presentare delle imperfezioni, le classiche macchie sulla pelle chiamate popolarmente, appunto, “Voglie”.
Non c’è alcuna evidenza scientifica su questo, non è mai stata provata una qualche minima connessione tra la comparsa di macchie sulla pelle dei bambini e l’insoddisfazione di una voglia in gravidanza da parte della futura mamma.
Il problema delle “Voglie”
Il problema non è il soddisfacimento della voglia della futura mamma, in fondo si tratta di una piccola coccola, un’attenzione in più verso la donna che è comunque carino soddisfare.
Il problema reale è che quasi sempre queste voglie hanno come oggetto cibi che non sono generalmente molto indicati nell’ottica di un contenimento dell’aumento di peso. Patatine fritte, cioccolato, dolci, pizza sono i desideri più frequenti legati alla vaglia in gravidanza.
Se un paio di volte nel corso della gravidanza si soddisfano voglie di questo genere non accade nulla ma se questo diventa un modus gravidico, allora si mette a rischio la gravidanza stessa perché l’aumento di peso che tali alimenti inducono può avere un effetto negativo sulla salute della donna e del nascituro.